CN1353, 090360/717120. Livello s.m. ca. 280 m. Tempi di ricerca: 11.11.-13.12.1991; 13.-30.1.1992. Non noto. Intervento di salvataggio previdibile (progetto di ristrutturazione).
Edificio di culto e cimitero(?).
Una regola costante nell'archeologia è che quanto sta nascosto non chiede di essere portato alla luce; la stessa deve essere temperata dalla inderogabile necessità di evitare ogni perdita d'informazione quando esiste il rischio di una definitiva distruzione come in questo caso.
Fase 1 (metà del 6 sec.[?] e seconda metà 7 sec.): Costruzione rettangolare, definita da muri non perpendicolari tra loro, dalle dimensioni interne di cm 350 × 500 circa (fig. 37), legati con argilla verdastra; all'interno, pur largamente distrutto dagli interventi successivi, 3 strati di pavimento indicando una non indifferente durata nel tempo.
L'aula può essere interpretata come un'aula di culto perchè la prima importante modifica interna consiste nell'erezione di una panchina, localizzata solo in parte lungo i due muri sud ed est dalla ricerca; l'esistenza di una sepoltura di neonato nell'angolo sud-est può essere una conferma dell'ipotesi di un'aula cultuale perchè un segnacolo ne marcava la presenza.
Nel locale dove già esiste il sedile a muro viene inserita, probabilmente nella seconda metà del 7 secolo, rispettando l'asse maggiore dell'edificio, una sepoltura costruita per essere un cenotafio; si tratta infatti di una tomba rettangolare (cm 200 × 50) con precise suture in malta di tutti gli interstizi e conservata vuota fino ai nostri giorni. La centralità del cenotafio rispetto all'aula fa immediatamente pensare ad un possibile mausoleo, di cui si è persa la parte emergente, anche se non è da escludere la possibilità che si tratti di una sepoltura dedicatoria sulla quale poteva essere collocato un altare mobile, del modello in uso nelle prime comunità cristiane.
Fase 2 (tra la metà dell'8 sec. e la metà del 9 sec.): Una prima chiesa ben identificabile, con navata (cm 350 × 515) e abside semicircolare (raggio cm 270; fig. 38), viene eretta nel prolungamento della prima aula di culto che non viene però integrata nel nuovo edificio. Questo è caratterizzato da muri legati con malta d'argilla, esternamente rivestiti con un intonaco rossastro che ricorda la malta impermeabile della tradizione romana e con un primo pavimento in cocciopesto grossolano.
Per quanto riguarda l'altare, la sua fondazione è caratterizzata da una muratura legata con calce e munito di una piccola predella con uno o due gradini antistanti; esiste dunque una incoerenza tra il legante dei muri e quello dell'altare: non si può così escludere che lo stesso non sia quello primitivo di questa chiesa.
La durata nel tempo della chiesa descritta è sottolineata dalla posa di un secondo intonaco sulle pareti dell'abside e da un rappezzo del pavimento, individuato sia nel coro che nella navata.
Un'area cimiteriale esterna, di non poca importanza, era definita da muri di recinzione: semplice confine quello a nord mentre quello a sud dell'abside aveva certamente anche funzione di terrazzamento rispetto alla riva del lago.
Fase 3 (ultima metà del 11 sec.): Primo ingrandimento della chiesa: la superficie della navata viene raddoppiata con un'aggiunta verso ovest lunga circa cm 470, completata nell'angolo nord-ovest da un campanile quadrato (ca. 390 cm di lato), di altezza ignota inserito nella costruzione stessa.
Contemporanea è la posa di una grossa massicciata lisciata in superficie con l'abituale strato cementizio il cui colore rosato è stato ottenuto utilizzando della sabbia di profido rosso anziché il cotto macinato; un'apertura larga circa un metro collega la navata alla base del campanile che, a quota di pavimento, si presenta come una piccola cappella avente 160 cm di lato nella quale hanno trovato posto delle sepolture orientate est-ovest ed utilizzate per l'inumazione di giovani dall'età compresa tra i 2 ed i 10 anni. Il contenuto delle tombe, pur privo di reperti datanti, ci indica che le stesse sono state reimpiegate per inumazioni successive da 4 a 5 volte.
Fase 4 (prima metà del 13 sec.): La muratura dell'abside altomedievale, profondamente fondata nel terreno, viene rasata fino ad una quota di circa 15 cm sopra il pavimento del coro. Sulla preesistenza viene impostata la nuova costruzione con un muro più largo ma che mantiene l'impianto planimetrico preesistente. Particolare d'interesse è il rivestimento dell'abside con un intonaco bianco lisciato e di buona qualità almeno per quanto abbiamo potuto verificare.
Fase 5 (seconda metà del 14 sec.): La superficie della chiesa viene nuovamente raddoppiata con un ingrandimento verso ovest. Sulla parete dell'abside viene posato un nuovo intonaco con dipinti murali di cui un resto ci consente di proporre la datazione.
Fase 6 (15 sec.): Aggiunta di una cappella laterale a sud; la stessa viene realizzata in rottura di muro nella muratura romanica.
Fase 7 (ca. 1525): Nuova edificazione, con progetto iniziale rispettando il preesistente muro sud e la cappella quattrocentesca (coro quadrangolare che conclude una navata la cui dimensione suggerisce la ripresa di un impianto «a sala», regolarizzato dalla quota del pavimento in situ, e suddiviso in tre navate dai pilastri). Davanti all'altar maggiore c'era una sepoltura che è forse da interpretare come tomba del primo parroco di Melide diventata parrocchia autonoma nel 1525.
Responsabile del cantiere: D. Calderara con la collaborazione di F. Ambrosini. Determinazione monete e restauro: N. Quadri. Datazione: archeologica. Ufficio cantonale monumenti storici, P.A. Donati.
Melide TI, Chiesa dei SS. Quirico e Giolitta
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Dettagli della cronacha
Comune
Melide
Cantone
TI
Località
Chiesa dei SS. Quirico e Giolitta
Coordinate
E 2717120, N 1090360
Altitudine
280 m
Numero del sito cantonale
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Numero dell'intervenzione cantonale
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Nuovo sito
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Campionamento
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analisi
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istituzione
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Data della scoperta
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Superficie (m2)
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Data di inizio
11 novembre 1991
Data di fine
30 gennaio 1992
Metodi di datazione
archeologico
autore
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Anno di pubblicazione
1993
Epoca
Medioevo (Primo Medioevo)
Tipo di sito
cultuale/religioso (edificio religioso), funerario (cimitero)
Tipo di intervenzione
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Mobiliare archeologico
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ossa
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materiale botanico
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