CN 1313, 2721 900/1 118350. Altitudine 230 msm.
Data dello scavo: 21.7.2021-12.1.2022.
Sito noto, inserito a PR come Perimetro di interesse archeologico. Bibliografia: Cardani Vergani, R. (2023), Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2015. Bollettino AAT 28, 26-31.
Scavo di salvataggio programmato (edificazione casa plurifamiliare). Superficie complessiva dello scavo 800 mq.
Insediamento e luogo di sepoltura.

Il sedime interessato dalla ricerca è noto in particolare per i ritrovamenti del 1968, anno in cui durante la costruzione della casa patriziale sono venuti alla luce numerosi reperti (olla cordonata del tipo Tamins-Carasso, esposta al Museo di Montebello) e strutture attribuibili a un arco cronologico che spazia dall'età del Rame all'alto Medioevo. Nel 2015 sono stati indagati muri di terrazzamento, focolari e materiali dell'età del Bronzo, accanto a sepolture altomedievali.
L'area interessata dall'ultima campagna di scavo conservava in prossimità della via Galbisio un edificio, a nord era presente un campo di bocce, mentre sul resto della superficie vi era un giardino con alberi, un orto e alcuni filari di vigna. L'indagine archeologica - iniziata nell'estate 2021 e conclusasi a gennaio 2022 - ha permesso di mettere in luce delle strutture murarie e dei focolari attribuibili, grazie ai reperti rinvenuti, all'età del Bronzo (fig. 11). A queste strutture si sovrappongono livelli di occupazione decisamente più recenti e una sepoltura inquadrabile al tardoantico.
La gran parte dei materiali è caratterizzata da reperti ceramici della tipologia nota per l'età del Bronzo recente/finale. Sono presenti frammenti con profili biconici, recipienti con orli estroflessi, colli svasati; le decorazioni sono per lo più attestate in prossimità delle carene o sugli orli e sono rappresentate da serie di motivi impressi o incisi, come solcature, linee orizzontali, tacche oblique. Per il tardoantico invece sono presenti frammenti di recipienti in ceramica e pietra ollare.

Reperti: ceramica, pietra ollare.
Datazione: archeologica.
Scavo: Ufficio dei beni culturali, L. Mosetti e M. Pellegrini.
UBC TI, R. Cardani Vergani, L. Mosetti.