CN 1333, 100 170/714 830. Livello s.m. ca. 336 m.
Tempi di ricerca: giugno-agosto 1994.

Esplorazione archeologica non programmata (restauro dell'interno). Ca. 177 m². Edificio di culto. Sepolture. L'importanza archeologica della località era ben nota: la chiesa è attestata nel 1192; la sua titolazione e altri documenti indicavano una probabile origine altomedievale; inoltre un'epigrafe del 1/2 sec. d.C. (v. ASSPA 68,1985,248) dopo il suo fortuito ritrovamento, permettevano di sospettare anche una presenza romana. I risultati dello scavo (fig. 26) hanno confermato queste impressioni iniziali. Epoca romana: E' stato identificato un altare votivo attribuibile al 2/3 sec. d.C, con alcuni frammenti (covili per pali, una applique in bronzo, tegoloni, sassi e lastroni lavorati) riferibili ad un'area cimiteriale coeva, di dimensioni ancora sconosciute. L'interpretazione dei resti del primo edificio riconoscibile, di forma rettangolare ridotta (m. 3.60x5.20) e con una tomba sita nell'angolo sud/ovest, è ancora incerta: se appartiene al periodo tardo romano (3/4 sec?) potrebbe essere una «memoria» riferibile all'area cimiteriale; se riferibile ad epoca più tarda (5/6 sec?) potrebbe trattarsi di un primitivo e semplicissimo edificio di culto. Alto Medioevo: Attorno al 7/8 sec la minuscola aula tardoantica, fu ingrandita con l'aggiunta di un'abside semicircolare; all'interno, in posizione centrale, fu costruita una tomba privilegiata. Periodo romanico: La chiesa altomedievale venne sostituita all'inizio del 12 sec con una chiesa più ampia, pure con abside semicircolare, direttamente collegata al campanile costruito in un momento appena precedente. A quest'epoca risalgono alcune sepolture. Da notare inoltre che la chiesa romanica, come dimostrano i relativamente abbondanti frammenti rinvenuti, era riccamente decorata. Periodo tardo medievale: La chiesa venne poi modificata e ampliata nella navata (14 sec). Il coro romanico fu abbattuto (inizio 16 sec?) per essere sostituito da un coro poligonale, addossato al campanile e alla sagrestia. È interessante notare che l'altare medievale viene pure conservato, spostandolo nella sede attuale. Periodo moderno: L'edificazione della chiesa esistente, caratterizzata da un'unica grande navata edificata tra il 1578 e il 1599, comportò la distruzione completa dell'edificio medievale; solamente il coro poligonale fu ancora utilizzato. La quota di camminamento venne rialzata, ciò che ha permesso di conservare in buone condizioni i resti delle costruzioni antecedenti. Lo scavo ha aggiunto un'altro tassello alla storia dei primi insediamenti cristiani delle nostre regioni. Si vedano gli esempi analoghi riscontrati a S. Abbondio di Mezzovico, a San Martino di Sonvico, a Santa Maria Assunta di Sorengo ed altri ancora, tutti documentati dagli scavi diretti dal compianto professor Pier Angelo Donati.

Responsabile del cantiere: D. Calderara con la collaborazione di F. Ambrosini e N. Quadri.
Datazione: archeologica.
Ufficio monumenti storici TI, G. Foletti e D. Calderara.