CN1313, 114900/716580. Livello s.m. ca. 225 m. Tempi di ricerca: 13.5.-17.6.1992.
Non noto.
Intervento di salvataggio prevedibile (progetto di ristrutturazione e restauro). Ca. 125 m². Sepolture. Edificio di culto.
Raccogliendo i nostri frequenti appelli a prestare attenzione al contenuto archeologico degli edifici di culto, che sovente nascondono importanti informazioni per la conoscenza della storia del nostro paese, i progettisti ed il Consiglio parrocchiale, hanno mantenuto uno stretto contatto con i nostri servizi già dall'inizio dei lavori; si è cosí potuto procedere ad una esplorazione al momento della rimozione del pavimento.
Fase 1 (6 sec.): Attorno a un gruppo di sepolture familiari riutilizzate da 2 a 3 volte in media di cui almeno una contenente inizialmente una doppia deposizione (fig. 34), si sviluppa un piccolo edificio di cui conosciamo tre resti murari che indicano un orientamento leggermente spostato verso nord-est e dunque forse costruito durante il periodo estivo, aperto ad est, e coperto da tegoloni piatti di modello romano. Questo modello della doppia inumazione è caratteristico dell'inizio dell'Alto Medievo anche nella Lombardia vicina.
Fase 2 (fine 6 sec./inizio 7 sec.): A nord dell'edicola funeraria primitiva viene edificata, utilizzando in parte anche il muro preesistente, una cappella quadrangolare che ci appare caratterizzata dalla tomba di un importante personaggio (fig. 35). Infatti: Tra la spalla sinistra ed il cranio del defunto inumato in una grande sepoltura formata a scarcofago, è localizzato un quarto di siliqua al nome di Teodorico, re dei Goti, forse battuta dalla zecca di Roma (o Milano?) tra il 491 ed il 522. Quest'edificio è forse da considerare come memoria di fondatore. A sostegno di questa proposta interpretativa viene anche il contenuto della sepoltura sita a fianco: la presenza di una donna incinta può, come già constatato al San Sebastiano di Ascona, essere un sicuro indice dell'intenzione votiva alla base della decisione di costruire la chiesetta a memoria.
Fase 3 (9-11 sec.): Chiesa romanica ipotizzabile; questo edificio doveva avere una lunghezza di navata almeno pari all'attuale larghezza mentre non sono identificabili gli altri parametri perché il campanile cinquecentesco può benissimo essere stato eretto distaccato dall'edificio preesistente. A sud, lungo la parete della Chiesa, si sviluppa un'area cimiteriale che perdura nel tempo come lo dimostrano i reperti monetali che ci forniscono dei post quem compresi tra l'inizio del 12 sec. ed il 16.
Fase 4: Erezione dell'attuale Chiesa e successive modifiche. Responsabile del cantiere: D. Calderara con la collaborazione di F. Amborsini. Determinazione monete: N. Quadri.
Materiale antropologico: 48 sepolture (36 adulti, 4 adolescenti, 5 bimbi, una donna con bambino, 2 prelati).
Datazione: archeologica.
Gudo TI, Chiesa di S. Lorenzo
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Details of the chronicle
Municipality
Bellinzona (Former municipality: Gudo)
Canton
TI
Location
Chiesa di S. Lorenzo
Coordinates
E 2716580, N 1114900
Elevation
225 m
Site reference number
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Cantonal intervention number
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New site
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Sampling
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analyses
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Institution
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Discovery date
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Surface (m2)
125 m2
Start date
13 May 1992
End date
17 June 1992
Dating method
archaeological
Author
--
Publication year
1993
Period
Middle Ages (Early Middle Ages)
Site type
cult/religious (religious building), funerary (group of tombs, unspecified)
Type of intervention
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Archaeological finds
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bones
human skeletons
Botanical material
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