CN 1293, 2721 987/1 124 123. Altitudine 272 msm. Data dello scavo : 11.2.-16.3.2020. Sito nuovo, inserito a PR come Perimetro di interesse archeologico. Bibliografia : Cardani Vergani, R. (2021) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2020. Bollettino AAT 33, 27 ; Cardani Vergani, R. (2020) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino n e 2019. Bollettino AAT 32, 28-29 ; Cardani Vergani, R. (2019) Claro TI, località Longo. JbAS 102, 170-171 ; Cardani Vergani, R. (2020) Claro TI, località Longo. JbAS 103, 84-85. Scavo di salvataggio programmato (edificazione casa plurifamiliare). Superficie complessiva dello scavo 100 mq. Insediamento.

L'area interessata dall'indagine archeologica è situata al limite settentrionale dell'abitato di Claro, lungo la via In Raseréi. In seguito a una serie di sondaggi condotti dall'Ufficio dei beni culturali nell'autunno 2019, rivelatisi positivi, è stata individuata la presenza di un'area di interesse archeologico di circa 100 m², entro la quale è stato programmato uno scavo in estensione, affidato alla società ARIA SA (responsabile dello scavo Gabriele Giozza). I ritrovamenti effettuati sono ben comparabili a quelli dello stesso comune, in località Scerese. Il substrato osservato è costituito da una sequenza alluvionale sulla quale si sviluppa un'occupazione dell'età del Ferro. Le ricerche hanno individuato i resti di un edificio costruito su un terrazzamento artificiale. Le tracce di questo antico abitato sono conservate a livello delle fondazioni, una massicciata forma una piattaforma che si presenta, entro i limiti di scavo, ben definita sul lato est, visibile per circa 6.5 m, e sul lato nord, visibile per circa 7 m. Questa struttura ci indica la probabile presenza di un edificio costruito in legno. L'assenza di buche di palo per l'istallazione di elementi portanti può fare ipotizzare un sistema costruttivo di tipo blockbau. L'assenza di un livello di calpestio ci porta a supporre la presenza di un pavimento sopraelevato. Parallele al lato est del basamento sono state rinvenute due buche di palo. Lungo il limite a monte della zona di scavo una leggera scarpata artificiale formata da un accumulo di pietre segna il limite a monte della terrazza, mentre il limite a valle non si è conservato, in quanto asportato dalle costruzioni moderne presenti sulla parcella. Una forte erosione, seguita da una serie di depositi colluvionali, determina il passaggio da una zona d'abitato a una zona agricola. A questa fase tardo romana/medievale appartengono due fossati d'irrigazione. Pochi i reperti presenti, tra i quali due frammenti di vaso in pietra ollare.

Reperti : ceramica, pietra ollare. Datazione: archeologica. Scavo : Aria SA, Sion. UBC TI, R. Cardani Vergani, G. Giozza.