Tra la metà di settembre e la fine di novembre del 2024 il Servizio archeologico cantonale (UBC), sotto la direzione scientifica di Rosanna Janke, ha concluso l’ultima tappa di scavo nel vasto lotto di Bellinzona-Carasso dove è prevista la costruzione di un nuovo centro di quartiere su iniziativa della Fondazione inclusione andicap Ticino.

I risultati dell’indagine completano il quadro dei rinvenimenti effettuati in un’ampia area dello stesso mappale nel corso della prima campagna di scavo, svolta tra la primavera e l’autunno del 2023.

I rinvenimenti più consistenti e di eccezionale interesse quanto a stato di conservazione e complessità consistono in resti di villaggi preistorici riferibili ad almeno due fasi tra età del Bronzo recente e finale. I fondi di capanna sono disposti su vari livelli del cono di deiezione di Lusanico. Questi ultimi sono ottenuti mediante massicci muri di terrazzamento attribuibili all’età del Bronzo finale e di cui l’indagine del 2024 ha messo in luce le testimonianze più intatte e complete dal punto di vista stratigrafico. I nuovi dati ottenuti contribuiscono alla contestualizzazione cronologica dei numerosi tipi di strutture presenti nell’insieme del lotto. La novità degli ultimi mesi di scavo è costituita da una serie di tratti di muratura a secco preliminarmente attribuibile all’età tardoromana e che si innesta su strutture di terrazzamento preistoriche. Intersecano gli strati più antichi alcuni pozzi e un alto numero di buche di palo dei quali si ignora purtroppo la quota di installazione. I sedimenti si confermano molto ricchi di reperti archeologici. Tra le migliaia di frammenti ceramici emersi spiccano numerosi elementi ben definibili dal punto di vista tipologico.