CN 1313, 2721908 / 1114941. Altitudine 239 msm.
Data dello scavo: 20.5.2019-in corso.
Bibliografia: R. Cardani Vergani, Ricerche archeologiche in Canto ne Ticino nel 2013, Bollettino AAT 26, 2014, 28-33; R. Cardani Vergani, Giubiasco TI, Palasio, Annuario di Archeologia Svizzera 97, 2014, 217.
Scavo programmato.
Superficie complessiva dello scavo 3000 mq.
Area nota, inserita a PR come Perimetro di interesse archeologico. Le ricerche sono state intraprese a seguito del progetto immobiliare «Residenza Giardini Rusconi» che prevede, oltre alla trasformazione della grande villa di campagna fatta erigere alla fine del XVIII secolo dal colonnello Giuseppe Antonio Rusconi, la costruzione di due edifici e di un'autorimessa sotterranea all'interno del vasto giardino cintato che contornava l'elegante edificio signorile. Il sedime oggetto della ricerca si trova a poche decine di metri in linea d'aria dal terreno in cui, nel 2013, fu riportata alla luce una necropoli con una trentina di sepolture da riferire all'età del Ferro.
Le indagini, ancora in corso, hanno permesso di riportare alla luce le testimonianze di un'occupazione stratificata su un'altezza superiore ai cinque metri che, partendo dalla fase più recente da riferire alla fine del XVIII secolo, arretra attraverso il basso Medioevo, l'alto Medioevo e l'epoca romana, fino al periodo finale dell'età del Bronzo. Villa Rusconi e il suo giardino sono stati costruiti nel largo letto di scorrimento del torrente che fuoriesce dallo stretto vallone che sovrastava la parte settentrionale del quartiere Palasio. Questo ruscello dall'apparenza mite era invece capace di piene violentissime e, a dispetto dei diversi sforzi operati per domarlo, ha dettato la storia del quartiere nel corso dei secoli, distruggendo regolarmente e ricoprendo di spessi apporti alluvionali ogni tentativo di insediamento sul suo tracciato. Questo scenario si è ripetuto fino al momento dell'incanalamento definitivo del corso d'acqua, avvenuto all'inizio del XIX secolo in concomitanza con la costruzione della strada cantonale.
I manufatti ritrovati, costituiti prevalentemente da ceramica e materiale laterizio da costruzione, benché relativi a tutte le epoche citate sono stati quasi sempre trasportati dalle piene e sono quindi solo eccezionalmente in relazione diretta con una delle strutture murarie riportate alla luce. La sequenza cronologica dei livelli d'occupazione identificati con l'indagine archeologica vede quale elemento più antico un piccolo focolare e una considerevole quantità di ceramica attribuibile al periodo finale dell'età del Bronzo. All'alto Medioevo (V-VIII secolo) è da riferire una necropoli di dieci tombe a inumazione, localizzate in due distinti settori, ma nella medesima posizione stratigrafica: a ovest della villa sette tombe di adulti, a nord tre, da riferire a un bambino e a due neonati. In prossimità di una delle sepolture di adulto sono stati rinvenuti due frammenti bronzei di fibbia da cintura. Tutte le sepolture erano ricoperte da uno spesso apporto alluvionale a matrice limosa contenente una grande quantità di laterizio d'epoca romana: tegole, coppi, frammenti di suspensurae e di tubuli e una non meno importante quantità di ceramica, tra cui dei frammenti d'anfora databili al I sec. d. C., pertinenti a strutture non identificate, ma ubicate non lontano dal sito oggetto di questo contributo.
Le vestigia più importanti, sia per la loro estensione, sia per il buon livello di conservazione, grazie ai reperti ceramici rinvenuti, sono da riferire al XIV-XV secolo e appartengono a un gruppo di stabili costruiti sui due lati di una corte, alla cui estremità orientale si trova quello che sicuramente era l'edificio storico principale, al quale si accedeva attraverso un portico pavimentato in lastre di granito e ricoperto da un tetto in beole.
Le vestigia ritrovate sul lato nord di questo spazio non sono più interpretabili; quelle sul lato sud invece, meglio conservate, permettono di restituire il piano terreno di un lungo stabile suddiviso in almeno quattro locali allineati su un asse est-ovest, tra i quali possiamo distinguere uno spazio abitativo con un focolare interrato, il vano per una scala, che dava accesso agli spazi situati al primo piano, una stalla o un magazzino all'estremità ovest dello stabile. Al di sopra sono stati letti i resti di un edificio - presumibilmente costruito fra XVI e XVII secolo - con aperture a piano terra e una scala in pietra, che permetteva l'accesso ai locali del primo piano. L'indagine sull'edificio al momento non è terminata; ma già ora si può affermare che durante il lungo periodo di utilizzazione lo stabile è stato profondamente danneggiato da un incendio.
I rinvenimenti più recenti conservano i resti murari di un'ala di annessi agricoli costituita da quattro rimesse coperte da volte a botte e da un bacino per l'acqua. Questo livello di occupazione è posteriore all'incanalamento del torrente e conservava i resti, già presenti in un vecchio piano catastale, di due condotte per una fontana dal bacino circolare con fondo a spicchi decorati da ciottoli bianchi e neri situata nella parte centrale del giardino.
Un muro nord-sud conservato su una lunghezza di circa 13 m costituisce il limite ovest di una grande corte situata sul lato settentrionale dell'edificio descritto sopra. Lo stabile e la sua corte si affacciavano sulla strada o mulattiera della quale alcune tratte ancora visibili sono inserite nell'inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera; non è dunque escluso, che la costruzione abbia fatto parte della rete di soste, situate a intervalli regolari lungo questa via.
Scavo: G. Nogara, Ch. Bader.
Consulenza scientifica: R. Janke.
Datazione: archeologica.
UBC TI, R. Cardani Vergani e G. Nogara.
Giubiasco TI, Giardini di Villa Rusconi
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Detail des Fundberichts
Gemeinde
Bellinzona (Ehemalige Gemeinde: Giubiasco)
Kanton
TI
Ort
Giardini di Villa Rusconi
Koordinaten
E 2721908, N 1114941
Höhe
239 m
Signatur Fundstelle Kanton
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Signatur Ereignis Kanton
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Neue Fundstelle
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Probenentnahmen
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Analysen
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Datum der Fundmeldung
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Oberfläche (m2)
3000 m2
Datum Beginn
20 Mai 2019
Datum Ende
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Datierungsmethoden
Archäologisch
Publikationsjahr
2020
Epoche
Mittelalter
Art der Fundstelle
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Art der Untersuchung
Ausgrabung
Archäologische Funde
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Knochen
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Botanische Funde
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