CN 1313, 2716700/1114813. Altitudine 213 msm.

Data dello scavo: 27.1.-29.3.2017.

Bibliografia: R. Cardani Vergani, Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2016. Bollettino AAT 29, 2017, 28-33; 30, 2018 30-37; M.A. Sormani, La necropoli protostorica di Gudo - Canton Ticino: dall'epoca del Bronzo alla seconda età del Ferro. Rivista archeologica dell'antica provincia e diocesi di Como 193-194, anno 2011-2012, 9-159.

Scavo programmato (costruzione di una casa plurifamiliare). Superficie complessiva dello scavo 380 mq.

Insediamento.

Il cantiere di Gudo, posto fra via Cantonale e via alla Chiesa, all'ingresso del nucleo del paese, ha portato a risultati sorprendenti. Parte dell'area oggetto di indagine era disturbata dalla presenza di una casa, di una stalla e di un pozzo, da riferire agli inizi del secolo scorso.

Nel sito - che si trova sul conoide di deiezione alluvionale occidentale di alcuni torrenti - sono stati identificati una serie di depositi alluvionali, separati da depositi colluviali e da depositi più fini dal colore bruno nerastro, caratterizzati dalla presenza di materiale organico (micro carboni), probabilmente dei suoli fossili che segnano una stasi nella sequenza alluvionale. Alcuni di questi depositi (colluvi e depositi organici) presentano tracce di occupazione antropica e hanno restituito frammenti di ceramica e bronzo, strutture murarie, focolari e probabili buche di palo.

Un primo livello di occupazione dell'uomo (età del Ferro) era caratterizzato da un'imponente struttura muraria a forma di L, ipotizzabile al momento con funzione di cinta o di contenimento delle acque fluviali presenti in zona. I frammenti ceramici e metallici recuperati rimandano all'età del Ferro.

Un secondo livello con tracce di occupazione (prima Romanità-Tardoantico) mostrava una struttura costituita da un ammasso di pietre e ciottoli di media e grande dimensione, qualche blocco litico alla base e alcune grandi lastre in posizione semi verticale; orientata est-ovest, la struttura era conservata per oltre trenta metri su una larghezza media di 1.8 m. I reperti ad essa collegati sono inquadrabili all'epoca compresa fra la prima Romanità e il Tardoantico.

Scavo: L. Mosetti, M. Pellegrini, M. Gillioz. Avvio sorveglianza: G. Giozza della Cooperativa ARIA di Sion. Collaborazione Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, C. Scapozza.

Datazione: archeologica. Età del Ferro; Età romana.

UBC TI, R. Cardani Vergani e L. Mosetti.