CN 1312, 703 700/114 025. Altitudine 225 m.
Tempi di ricerca: inizio novembre 1995-metà febbraio 1996.
Esplorazione archeologica programmata (cantiere edile). Superficie dello scavo ca. 700 m².
Necropoli.
Riferimenti bibliografici: A. Crivelli, Atlante preistorico e storico della Svizzera Italiana, vol. I, Bellinzona 1943 (ristampa e aggiornamento, Bellinzona 1990); C. Simonett, Archivio Storico Ticinese 29-30, 1967, 7-32; 37, 1969, 4-44; P.A. Donati, Locarno La necropoli romana di Solduno. Quaderni d'informazione UMS, n. 3. Bellinzona 1988; S. Biaggio Simona, I vetri roman provenienti dalle terre dell'attuale Cantone Ticino. Locarno 1991.

Al momento presente lo scavo, in questa ampia area cimiteriale nella quale da circa 60 anni sono stati compiuti importanti ritrovamenti, è in corso. Sono state portate alla luce 13 tombe a sovracopertura dell'Età del Ferro, comunemente denominate «tombe a pozzo», e 12 di epoca romana, con corredi talvolta molto ricchi. Le 25 tombe in questione dimostrano una continuità di utilizzo dell'area cimiteriale dall'Età del Ferro all'epoca romana.

Il reperto più antico finora ritrovato è una brocca in terracotta ansata con becco molto rialzato (Schnabelkanne) e decorazione «a straliccio» dell'Età del Ferro. Restano ancora da indagare almeno una decina di inumazioni (Fig. 8).

Responsabile del cantiere: D. Calderara, con la collaborazione di F. Ambrosini, M. Gandolfi, N. Quadri e M. Zambelli. La supervisione è affidata a R. Carazzetti, direttore del Dicastero Musei e cultura della città di Locarno.

Datazione: archeologica.