CN 1313, 2721 859/1 118 302. Altitudine 228 m msm.
Data dello scavo: 27.3.-3.11.2023.
Sito noto inserito a PR come Perimetro d'interesse archeologico.
Bibliografia: Cardani Vergani, R. (2016) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2015. Bollettino AAT 28, 26-31; Cardani Vergani, R. (2024) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2023. Bollettino AAT 36, 16-23; Casonati, A. (2019) L'abitato di Bellinzona-Carasso tra età del Bronzo recente e finale. Università degli Studi di Milano, tesi di master; Casonati, A. (2021) L'abitato di Bellinzona-Carasso tra età del Bronzo recente e finale. Bollettino AAT 33, 32-35; AnnAS 99, 2016, 175; AnnAS 103, 2020, 90 seg.; AnnAS 106, 2023, 192.
Scavo di salvataggio programmato (edificazione di un complesso edilizio multifunzionale).
Superficie di scavo 1000 m².
Insediamento e luogo di sepoltura.
Da oltre mezzo secolo, a Bellinzona-Carasso, località Lusanico si segnalano puntuali scoperte di resti d'insediamento preistorico e di età altomedievale, oltre a sporadiche sepolture medievali. L'area destinata all'edificazione di un articolato complesso edilizio rappresenta l'ultima superficie di ampie dimensioni di questo importante sito archeologico.
A una fase di sondaggi esplorativi svolta dal Servizio archeologia nei primi mesi dell'anno è seguita un'intensa campagna di scavo archeologico tra la primavera e l'autunno del 2023.
L'inquadramento della zona dal profilo geomorfologico è stato possibile grazie alla consulenza dell'Istituto scienze della Terra della SUPSI (C. Scapozza, D. Czersky). I rinvenimenti si distribuiscono in un'area di interfaccia tra il conoide di Lusanico e la piana alluvionale del fiume Ticino con i rispettivi tipi caratteristici di deposito.
Fin dall'apertura dei primi settori di scavo sono risultate evidenti le tracce di un'attività antropica non solo persistenti ma anche sorprendentemente ben conservate. In sintesi, sono accertate due fasi d'occupazione relative all'età del Bronzo.
La prima è impostata sul substrato naturale di colate detritiche provenienti dal conoide di Lusanico. Sono stati intercettati piani acciottolati e resti di capanne con pavimenti di battuto e limo risalenti all'età del Bronzo recente. Le pareti degli edifici dovevano essere allestite in materiali deperibili e impostate su pali, in combinazione con muri a secco realizzati con notevole accuratezza. I fondi di capanna hanno restituito labili tracce di uno o più forni con possibile costruzione a cupola di argilla. La distruzione degli edifici sembra essere imputabile a un gravoso incendio.
A uno o più episodi alluvionali segue l'installazione di un secondo insediamento, fatto risalire in via preliminare all'età del Bronzo finale. Le tracce antropiche sono costituite da fondi di capanna, resti di focolari e una decina di fosse di combustione. I primi sono rappresentati da fosse circolari di dimensioni limitate mentre secondi sono strutture tendenzialmente rettangolari e più ampie, da ascrivere alla tipologia dei forni cosiddetti polinesiani e destinati alla cottura in fossa degli alimenti.
I resti di questa fase di occupazione sono coperti da strati di accumulo dal versante. In genere tuttavia, questi livelli sono ampiamente intaccati da movimenti di terreno di età recente e la stratigrafia più superficiale del sito ne risulta sconvolta. Non è dunque possibile per ora un'attribuzione cronologica precisa per una serie di strutture archeologiche quali in particolare spezzoni di muraglioni di cinta o di terrazzamento e un alto numero di buche di palo. La frequentazione del sito in età tardoromana-altomedievale è attestata unicamente da reperti sporadici emersi dalle sabbie depositate dal fiume. Si annovera inoltre la scoperta di quattro inumazioni di epoca medievale.
Per quanto riguarda i materiali archeologici, predomina la categoria della ceramica con alcune migliaia di reperti. Sono stati raccolti inoltre alcuni frammenti di macine e pietre lavorate mentre i reperti di bronzo sono quasi assenti. Per questo motivo si ritiene che le rovine dei villaggi siano state setacciate dagli antichi abitatori alla ricerca di oggetti ancora utilizzabili o per il recupero delle materie prime.
L'indagine del lotto è stata sospesa a inizio novembre 2023 e riprenderà nel corso del 2024 con l'esplorazione di ultime superficie residue.
Reperti: Ceramica, lega bronzea, elementi litici.
Prelievi: Campioni di sedimento, frammenti lignei, carboncini per datazione C14.
Datazione: archeologica. Età del Bronzo recente e finale; Medioevo; Tempi moderni.
Scavo: UBC Servizio archeologia, L. Mosetti e M. Pellegrini; direzione scientifica R. Janke.
UBC TI, R. Cardani Vergani e R. Janke.
Bellinzona-Carasso TI, località Lusanico
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Détail de la chronique
Commune
Bellinzona
Canton
TI
Lieu-dit
località Lusanico
Coordonnées
E 2721859, N 1118302
Altitude
228 m
Numéro de site cantonal
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Numéro d'intervention cantonal
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Nouveau site
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Prélèvements
échantillons de sédiments géoarchéologiques
Analyses
14C
Institution
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Date de la découverte
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Surface (m2)
1000 m2
Date de début
27 mars 2023
Date de fin
03 novembre 2023
Méthode de datation
14C, archéologique
Auteur.e
--
Année de publication
2024
Époques
Âge du Bronze
Type de site
habitat, funéraire (cimetière), funéraire (tombe)
Type d'intervention
fouille (fouille de sauvetage/préventive)
Mobilier archéologique
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Os
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Matériel botanique
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