CN 1293, 2 721 867/1 124 178. Altitudine 260 msm. Data dello scavo: 28.8.-6.10.2021. Sito noto, inserito a PR come Perimetro di interesse archeologico. Bibliografia: Cardani Vergani, R. (2022) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2021. Bollettino AAT 34, 20-29; Cardani Vergani, R. (2021) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2020. Bollettino AAT 33, 26-27; Cardani Vergani, R. (2020) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2019. Bollettino AAT 32, 28; Cardani Vergani, R. (2020) Claro TI, località Longo. AAS 103, 84-85; Cardani Vergani, R. (2019) Claro TI, località Longo. AAS 102, 170-171. Scavo di salvataggio programmato (edificazione di una casa plurifamiliare e quattro case monofamiliari). Superficie complessiva dello scavo 560 mq. Insediamento e luogo di culto.
In un unico contributo vengono qui riassunti gli esiti delle indagini archeologiche condotte su due lotti contigui. Nel corso dell'autunno è stata terminata la campagna di scavo della vasta area indagata nel 2018 e nel 2019. L'ultima campagna ha portato alla luce un terrazzamento, già identificato nel 2018, sul quale si trovavano due edifici. La costruzione di uno dei due poggiava su tre travi parallele; è immaginabile che le pareti fossero costruite utilizzando la tecnica del blockbau (fig. 3). Questo edificio è riferibile alla seconda fase del Calcolitico descritta più avanti. Un metro a est di questo edificio è stata portata alla luce una struttura di blocchi di pietra, tra i quali spiccano una stele e una fossa riempita di materiale combusto. Associati all'edificio sono stati rinvenuti reperti ceramici, tra i quali figurano dei frammenti di recipienti campaniformi. Questi ultimi definiscono una cultura attiva tra il 2400-2200 a.C. in tutta l'Europa occidentale. L'intervento del 2021 ha permesso di portare nuova luce sull'organizzazione spaziale del luogo di culto megalitico. Se finora si annoveravano numerose strutture monumentali e tracce di attività cultuali, ora siamo di fronte a una vera e propria infrastruttura. È un nuovo tassello che va a sottolineare la presenza di differenti aree funzionali, cultuali e funerarie, distribuite sull'intero sito. A inizio ottobre 2021 si sono concluse anche le indagini archeologiche condotte a poche decine di metri di distanza, nella medesima area. I ritrovamenti più antichi sono legati al luogo di culto megalitico e ad un'area sepolcrale. Questi si estendono su due terrazzi e sono caratterizzati da una notevole varietà di strutture. Sono attribuibili alla fase più antica del Calcolitico le tracce di probabili tombe monumentali. Queste sono collegate ai quattro grossi menhir rinvenuti nel 2019, per alcuni dei quali è stata documentata la fossa di alloggiamento. L'elemento ricorrente e centrale della seconda fase di occupazione è costituito da imponenti basamenti di pietre di forma quadrangolare, tutti orientati lungo l'asse est-ovest. Alcuni di questi spazi sono delimitati da un muro di cinta. Sopra di essi si ergevano piccoli menhir posizionati con diversi accorgimenti; in fossa, con corone di pietre di rincalzo, o poggiati direttamente sul suolo. Sui basamenti si è talvolta riscontrata la presenza di fosse colmate da materiale combusto. Tracce di fuochi sono state anche portate alla luce direttamente sui piani di calpestio dei basamenti o nelle immediate vicinanze. Tali testimonianze sono da ricondurre ad attività cultuali, così come lo sono le numerose pile di pietre. La terza fase di occupazione è caratterizzata dalla continuità delle attività cultuali sul sito. Questa vede la celebrazione di rituali coerenti con le precedenti attività, ma anche il rimaneggiamento e lo spostamento di alcuni menhir. In attesa delle datazioni della prima e della terza fase di occupazione, grazie al radiocarbonio siamo in grado di fornire la forchetta cronologica della seconda, che si inserisce tra il 2500 e il 2300 a.C. Queste datazioni sono confermate anche dai rinvenimenti ceramici, tra i quali alcuni frammenti di recipienti campaniformi. Dopo l'abbandono del sito megalitico non è attestata alcuna frequentazione fino alla prima età del Ferro; il periodo tra le due epoche è infatti caratterizzato da fenomeni alluvionali provenienti dal versante. I muri di delimitazione e di terrazzamento della prima fase di occupazione dell'età del Ferro portati alla luce nel 2020 sono stati ritrovati su tutta la lunghezza del mappale. Questi delimitano un'area pavimentata con dei ciottoli. Anche l'imponente struttura difensiva rinvenuta nel 2020, relativa alla seconda fase dell'età del Ferro, si estende su almeno 55 m. A questa stessa fase appartiene un grande edificio di 5 x 6 m di lato, edificato su di una fitta fondazione di pietre. Le strutture appena descritte delimitavano certamente l'insediamento golasecchiano di Claro. Evidenze archeologiche sono infatti state rinvenute puntualmente su più terrazzamenti edificati sul conoide. La ceramica, in questi contesti abbondante, permette di ascrivere queste vestigia all'ambito insediativo, in completa cesura con le strutture funerarie portate alla luce poco distante. I risultati delle indagini concluse nel 2021 sono notevoli sotto numerosi punti di vista. Nella Svizzera italiana il megalitismo è inedito; a Claro, gli aspetti legati alle pratiche di culto sono riuniti in un unico sito ben conservato, con una ricca varietà di strutture. Per quanto attiene all'età del Ferro, il muro di cinta suggerisce la presenza di un centro di una certa portata, come già ipotizzabile dalla ricchezza delle numerose necropoli scavate in passato.
Reperti: ceramica, materiale litico, ambra, bronzo. Prelievi: campioni per C14. Datazione: radiocarbonio, archeologica. -C14. 2575-2466 cal BC (4524-4415 cal BP). Scavo: Briva Sagl, Bellinzona. UBC TI, R. Cardani Vergani, M. Gillioz e M. Federici-Schenardi.
Bellinzona-Claro TI, località Longo
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Détail de la chronique
Commune
Bellinzona
Canton
TI
Lieu-dit
località Longo
Coordonnées
E 2721867, N 1124178
Altitude
260 m
Numéro de site cantonal
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Numéro d'intervention cantonal
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Nouveau site
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Prélèvements
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Analyses
14C
Institution
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Date de la découverte
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Surface (m2)
560 m2
Date de début
28 août 2021
Date de fin
06 octobre 2021
Méthode de datation
14C
Auteur.e
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Année de publication
2022
Époques
Néolithique
Type de site
habitat, cultuel/religieux (lieu de culte)
Type d'intervention
fouille (fouille de sauvetage/préventive)
Mobilier archéologique
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Os
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Matériel botanique
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