CN 1313, 721 785/114 823. Altitudine 238 msm
Data dello scavo: 5.2.-15.4.2013.
Bibliografia: L. Tori/E. Carlevaro/Ph. Della Casa et al., La necropoli di Giubiasco (TI). I, Storia degli scavi, documentazione, inventario critico. Collectio archaeologica 2. Zurigo 2002; L. Pernet/E. Carlevaro/L. Tori ct al., La necropoli di Giubiasco (TI). II, Les tombes de La Tène finale et d'époque romaine. Collectio archaeologica 4. Zurigo 2006; L. Tori/E. Carlevaro/Ph. Della Casa et al., La necropoli di Giubiasco (TI). III, Le tombe dell'età del Bronzo, della prima età del Ferro e del La Tène antico e medio. La sintesi. Collectio archaeologica 8. Zurigo 2010; C. Scapozza, La necropoli dell'età del Ferro di Giubiasco. Caratterizzazione geomorfologica e stratigrafica. SUPSI, Istituto Scienze della Terra, ottobre 2013, inedito
Scavo di salvataggio programmato (costruzione stabile abitativo). Superficie complessiva dello scavo 390 mq
Necropoli.
Dal punto di vista geomorfologico, la necropoli di Giubiasco-Palasio si situa ai piedi del versante di riva sinistra della Valle del Ticino, nei pressi del conoide di deiezione della Morobbia, che si sarebbe formato assai rapidamente all'inizio dell'ultima deglaciazione. In prossimità di due piccoli riali, il sito della necropoli si situa in una zona relativamente pianeggiante, posta al riparo dalle dinamiche di erosione/sedimentazione in atto sul versante e sul fondovalle. In zona Palasio nel 1906 furono rinvenute due tombe e nel 1943 una terza, tutte da riferire verosimilmente all'età del Ferro. Lo scavo per la costruzione di un nuovo stabile abitativo, a poche decine di metri di distanza dalle testimonianze del Novecento, ha permesso di portare alla luce un ampio contesto sepolcrale di una trentina di tombe databili fra IV e II sec. a.C. e alcune strutture, la cui interpretazione è ancora incerta. Le trenta sepolture scavate sono inumazioni, perlopiù da riferire - grazie alla composizione dei corredi funerari - ad adulti di sesso maschile, anche se non mancano donne e individui giovani, dal sesso non determinabile. Le tombe di struttura rettangolare a muretto, orientate nella maggior parte dei casi NE-SO (con la testa verso NE), al momento dello scavo non conservavano le sovracoperture e le stele, mentre una buona parte di esse era ancora sigillata dalla copertura in sassi o lastre. I ricchi corredi si distinguono per gli oggetti in ceramica (ollette, vasi a trottola, ciotole, bicchieri, brocche a becco tubolare), in bronzo (fibule, bracciali, anelli, orecchini, pendagli, una capeduncola e una Schnabelkanne), in argento (anello digitale), in ferro (fibule, ganci di cintura, una spada), in pasta vitrea (perle, collane) e grani d'ambra inseriti in orecchini e collane.
I reperti in ceramica e una parte di quelli in bronzo saranno restaurati nel laboratorio del Servizio archeologico cantonale di Bellinzona, mentre tutti gli altri metalli sono stati trasferiti al Museo nazionale svizzero di Zurigo, dove verranno debitamente sottoposti a trattamenti di conservazione. Prelievi di materiale organico, resti di carbone e frammenti di denti sono stati asportati in funzione di analisi complementari. Un'analisi stratigrafica puntuale è stata affidata al geologo C. Scapozza, attivo presso la SUPSI di Lugano.
Scavo: F. Ambrosini, L. Mosetti, M. Pellegrini e M. Sormani
Datazione: archeologica.
UBC TI, R. Cardani Vergani
Giubiasco T1, Palasio
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Détail de la chronique
Commune
Bellinzona (Ancienne commune: Giubiasco)
Canton
TI
Lieu-dit
Palasio
Coordonnées
E 2721785, N 1114823
Altitude
238 m
Numéro de site cantonal
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Numéro d'intervention cantonal
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Nouveau site
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Prélèvements
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Analyses
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Date de la découverte
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Surface (m2)
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Date de début
05 février 2013
Date de fin
15 avril 2013
Méthode de datation
archéologique
Année de publication
2014
Époques
Âge du Fer
Type de site
funéraire (cimetière)
Type d'intervention
fouille (fouille de sauvetage/préventive)
Mobilier archéologique
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Os
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Matériel botanique
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