CN 1312, 703751 / 114049. Altitudine 223 msm.
Data dello scavo: 27.5.-2.7.2013.
Bibliografia: P.A. Donati, Locarno. La necropoli romana di Solduno. Catalogo dei materiali. Quaderni d'informazione 3. Bellinzona, 1979 (ristampa 1988); R. Cardani Vergani, Ricerche archeologiche in Ticino nel 2005. Bollettino Associazione Archeologica Ticinese 18, 2006, 28-31; Ricerche archeologiche in Ticino nel 2006. Bollettino Associazione Archeologica Ticinese, 19, 2007, 28-31; R. Cardani Vergani/C. Mangani/D. Voltolini, Necropoli di Solduno (Locarno TI): scavi UBC 1995-2002. AAS 94, 2011, 61-102; AAS 96, 2013, 206.
Scavo di salvataggio programmato (costruzione stabile abitativo). Superficie complessiva dello scavo 270 m², divisi in due settori. Necropoli.
Tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso due importanti figure come Christoph Simonett e Aldo Crivelli avviarono le ricerche nel Locarnese. La scoperta della necropoli di Locarno-Solduno risale alla metà degli anni Trenta del Novecento quando, durante lavori stradali in via Passetto, furono ritrovate le prime sepolture. Nel 1936 il Simonett effettuò uno scavo nello stesso sedime, riportando alla luce altre tombe. Le ricerche proseguirono in seguito sotto la direzione di Aldo Crivelli, che dal 1938 al 1955 effettuò undici campagne di scavo nell'area posta a sud della strada cantonale e dal 1956 al 1958 altre tre in quella posta a nord. Dal 1976 le ricerche a Solduno sono poi proseguite per conto dapprima dell'Ufficio monumenti storici (P.A. Donati) e successivamente dell'Ufficio beni culturali. Il sedime - nella cui parte centrale trovava posto una villa - era già stato esplorato da Aldo Crivelli nel 1938, quando attraverso delle trincee furono riportate alla luce undici sepolture da riferire al I sec. d.C.
Nella primavera-estate del 2013 le indagini del 2012 sono proseguite nel settore meridionale del terreno, quello rivolto verso la via Vallemaggia, dove peraltro la situazione generale del terreno era stata già compromessa dalla costruzione e dalla demolizione della primitiva casa. In questo settore di scavo, già durante il lavoro di sterro è stata notata una concentrazione di sassi naturali di grandi dimensioni da ricondurre a sovracoperture di tombe, impostate sullo strato di camminamento dell'età del Ferro, individuato almeno parzialmente. Undici sepolture sono state riportate alla luce nella campagna di scavo del 2013; solo due di queste da riferire all'epoca romana.
Di particolare interesse sono la tomba 19 e la 22 (fig. 15). Entrambe infatti conservavano il teschio della persona deposta: nel primo caso un uomo, nel secondo una donna, come confermato dai corredi di accompagnamento, collocabili cronologicamente fra il periodo finale della prima e l'inizio della seconda età del Ferro. Il ritrovamento ha carattere eccezionale poiché la buona conservazione del materiale osseo è un fatto assai raro in Cantone Ticino a causa dell'eccessiva acidità del terreno. Nel caso specifico le due coperture sono state eseguite così bene da non permettere ai due teschi di venire ricoperti nei secoli dalla terra.
Campioni dei resti ossei nei prossimi mesi saranno analizzati nel laboratorio di antropologia dell'Università di Berna.
Scavo: F. Ambrosini, L. Mosetti, M. Pellegrini e M. Sormani.
Datazione: archeologica.
UBC TI, R. Cardani Vergani.
Locarno Tl, Solduno
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Details of the chronicle
Municipality
Locarno
Canton
TI
Location
Solduno
Coordinates
E 2703751, N 1114049
Elevation
223 m
Site reference number
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Cantonal intervention number
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New site
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Sampling
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analyses
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Institution
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Discovery date
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Surface (m2)
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Start date
27 May 2013
End date
02 July 2013
Dating method
archaeological
Author
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Publication year
2014
Period
Iron Age, Roman Empire
Site type
funerary (cemetery)
Type of intervention
excavation (rescue excavation)
Archaeological finds
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bones
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Botanical material
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