CN 1313, 2721 450/1 115 100. Altitudine 229 msm.
Data dello scavo: 14.2.2022-27.4.2023.
Sito noto, inserito a PR come Perimetro di interesse archeologico. Bibliografia: AnnAS 106, 2023, 206; Cardani Vergani, R. (2023) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2022. Bollettino AAT 35, 22-33; Cardani Vergani, R. (2024) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2023. Bollettino AAT 36, 16-23; Tori, L. et al. (2004) La necropoli di Giubiasco (TI). Vol. 1, Collectio archaeologica 2, Schweizerisches Landesmuseum. Zürich.
Scavo di salvataggio programmato (edificazione stabile plurifamiliare). Superficie complessiva dello scavo 550 mq.
Luogo di sepoltura.
Tra il 2022 e il 2023 il Servizio Archeologia è stato impegnato in un'importante indagine archeologica nell'area della grande necropoli di Giubiasco, in zona Ferriere Cattaneo, già conosciuta e indagata a partire dall'inizio del XX sec. e oggetto di una pubblicazione esaustiva in tre volumi, curata dal Museo nazionale svizzero e dall'Università di Zurigo. Grazie a questi ultimi ritrovamenti è stato possibile indagare una delle parti più antiche della grande necropoli, risalente alla prima età del Ferro (VII-V sec. a.C.), solitamente meno conosciuta nei ritrovamenti ticinesi.
Lo scavo ha permesso di documentare una cinquantina di sepolture, per le quali è attestato sia il rito della cremazione, sia quello dell'inumazione. Nelle tombe a cremazione è sempre presente un recipiente che conteneva i resti delle ossa provenienti dal rogo funebre, insieme a questo, all'interno della sepoltura, erano poi deposti altri oggetti come corredo funerario (fig. 20). Nelle inumazioni, invece, la disposizione degli oggetti, che erano indossati al momento della deposizione, ci fornisce indicazioni sull'orientamento del defunto e sulla presenza o meno di sudari funerari. Gli oggetti rinvenuti sono caratteristici della faes cronologica del cosiddetto Golasecca, noto nella Svizzera italiana in particolare dai ritrovamenti coevi di Minusio Ceresolo, Mesocco Coop, oltre che a quelli di Giubiasco.
La ricerca ha permesso di individuare e documentare scientificamente, anche le strutture che sovrastavano le sepolture. Si tratta di tumuli, ossia vere e proprie colline artificiali costituite da un recinto di blocchi di pietre, che poteva raggiungere i 6-8 m di diametro, coperte poi da un riempimento di pietre e terra a formare un monticello. In origine al centro del tumulo si trovavano le sepolture privilegiate, ma con il tempo lo spazio occupato dai tumuli veniva usato anche per inserire ulteriori sepolture, forse appartenenti ad uno stesso clan familiare. Le analisi di laboratorio, oltre al restauro degli oggetti e allo studio del contesto e delle strutture, permetteranno di approfondire le conoscenze dei rituali funerari per questa epoca, che rispetto ad altre è meno conosciuta in Ticino.
Reperti: ceramica, bronzo e ferro.
Prelievi: campioni di sedimenti e carbone per datazione C14.
Datazione: archeologica. Prima età del Ferro.
Scavo: UBC, L. Mosetti e M. Pellegrini.
UBC TI, R. Cardani Vergani e L. Mosetti.
Bellinzona-Giubiasco TI, località Sotto le Vigne
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Dettagli della cronacha
Comune
Bellinzona
Cantone
TI
Località
località Sotto le Vigne
Coordinate
E 2721450, N 1115100
Altitudine
229 m
Numero del sito cantonale
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Numero dell'intervenzione cantonale
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Nuovo sito
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Campionamento
campioni di sedimenti geoarcheologici
analisi
14C
Data della scoperta
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Superficie (m2)
550 m2
Data di inizio
14 febbraio 2022
Data di fine
27 aprile 2023
Metodi di datazione
14C
Anno di pubblicazione
2024
Epoca
Età del Ferro
Tipo di sito
funerario (cimitero), funerario (tomba)
Tipo di intervenzione
Scavo (Scavo di salvataggio)
Mobiliare archeologico
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ossa
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materiale botanico
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