CN 1313, 2 722 415/1 115 022. Altitudine 245 msm.
Data dello scavo: 13.4.-14.6.2021.
Nuovo sito. Località inserita a PR come Perimetro di interesse archeologico.
Bibliografia: Cardani Vergani, R. (2022) Ricerche archeologiche in Cantone Ticino nel 2021. Bollettino AAT 34, 20-29.
Scavo di salvataggio programmato (edificazione casa monofamiliare). Superficie complessiva dello scavo 75 mq.
Insediamento multiepocale e luogo di sepoltura.
L'area interessata dall'indagine archeologica è situata in località Palasio, al limite della via Sasso Grande, prima della salita verso la collina. Il sedime si trova in zona pedemontana, al limitare del bosco in un'area dove si scorgono sporgenze rocciose, in parte affioranti nei terreni circostanti. Nella zona sono presenti alcuni riali che scendono a valle dal versante sovrastante; uno incanalato scorre sul limite nord del mappale indagato.
Lo scavo ha permesso di individuare alcune strutture e numerosi reperti ceramici appartenenti a varie epoche, in particolare all'età del Bronzo medio e alla seconda età del Ferro. Sono anche stati rinvenuti frammenti ceramici di epoca romana e una sepoltura altomedievale.
La prima fase di occupazione antropica è caratterizzata dalla costruzione di un'imponente struttura muraria, interpretabile come muro di terrazzamento o di protezione, che corre sull'asse nord-sud e che verso nord si appoggia ad uno dei grandi blocchi presenti nel substrato naturale. La struttura, grazie al rinvenimento di molti frammenti ceramici, è databile all'età del Bronzo.
In seguito il muro non più in uso, viene in parte intaccato dalla costruzione di un argine, che attraversa il sedime da monte a valle. In questo momento viene anche riempito un avvallamento presente nel terreno naturale, con un drenaggio costituito da pietre e frammenti ceramici. Viene in seguito costruito un altro muretto, sempre direzionato nord-sud, la cui cattiva conservazione non ne consente una precisa interpretazione. A questa struttura è legato un piccolo canale di scolo.
All'età del Bronzo appartiene anche un allineamento di pietre ben definito nel suo limite nord che poi scende in pendenza seguendo il terreno naturale, dove è caratterizzato da un accumulo di pietre e frammenti ceramici, con funzione di stabilizzare il terreno o di drenaggio. Verso sud queste strutture non sono complete perché distrutte da interventi recenti.
Fatta eccezione per qualche frammento ceramico attribuibile al Bronzo recente/finale, l'area non sembra essere più frequentata fino alla seconda età del Ferro; la stratigrafia mostra un potente evento alluvionale, che va ad intaccare e ad inserirsi nelle strutture ancora presenti. Sempre alla seconda età del Ferro appartengono un acciottolato/preparazione, individuato nel settore sud, intaccato sia dall'inserimento di una sepoltura altomedievale che da fosse recenti. Questo acciottolato si appoggia direttamente sugli strati sottostanti dell'età del Bronzo: i materiali delle due epoche si trovano a volte mischiati.
Sono presenti alcuni frammenti ceramici di epoca romana nella parte sud-ovest dell'area di scavo, compromessa dallo scavo a macchina, dove tuttavia non è stata evidenziata alcuna struttura riferita a questa epoca.
La sequenza cronologica prosegue con il ritrovamento di una tomba a muretto di forma a sarcofago, probabilmente da attribuire all'alto Medioevo. La sepoltura priva di corredo e di resti scheletrici, era orientata sull'asse est-ovest, misurava 140 × 40 cm, e aveva una copertura a lastre litiche disposte su due livelli.
L'interpretazione di alcune strutture resta difficile; sembra tuttavia che le strutture protostoriche siano da riferire a sistemi di protezione e di gestione dei torrenti, che scorrevano probabilmente minacciosi nei dintorni. È dunque probabile che l'insediamento doveva estendersi nel terrazzo occidentale sottostante.
Il sito è caratterizzato dal ritrovamento di un ricco numero di reperti ceramici e qualche frammento di scheggia e utensili in selce. La maggior parte dei reperti appartenenti all'età del Bronzo rinvenuti è costituita da frammenti di grandi recipienti ad impasto grossolano, come recipienti con cordoni lisci e/o decorati, bordi estroflessi, decorati e non, pareti con decorazioni ad unghiate, impressioni o bugnette, che rispettano le tipologie tipiche dell'età del Bronzo medio. Sono presenti solo pochi esemplari di frammenti di ceramica più depurata e lisciata con decorazioni. Molti di questi frammenti portano tracce di contatto con il fuoco e a volte sembrano aver subito una vera e propria ricombustione («ceramica stracotta»), che dona ai frammenti un aspetto e una leggerezza particolari. Potrebbe dunque trattarsi di materiali di scarto, che proprio per la loro natura sono stati impiegati, mescolati alle pietre, nelle strutture di riempimento o drenaggio.
Per quanto riguarda invece la seconda età del Ferro, anche in questo caso il repertorio formale rinvenuto è quello tipico dell'epoca, con frammenti di ceramica depurata, lisciata e lavorata al tornio, come le ciotole a bordo rientrante e i bicchieri a calice, oppure di ceramica grossolana con decorazioni plastiche.
Reperti: ceramica, selce.
Prelievi: campioni di sedimenti e carbone per datazione C14.
Scavo: Ufficio dei beni culturali, L. Mosetti e M. Pellegrini. UBC TI, R. Cardani Vergani e L. Mosetti.
Bellinzona-Giubiasco TI, località Palasio
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Dettagli della cronacha
Comune
Bellinzona
Cantone
TI
Località
località Palasio
Coordinate
E 2722415, N 1115022
Altitudine
245 m
Numero del sito cantonale
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Numero dell'intervenzione cantonale
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Nuovo sito
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Campionamento
campioni di sedimenti geoarcheologici
analisi
14C
istituzione
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Data della scoperta
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Superficie (m2)
75 m2
Data di inizio
13 aprile 2021
Data di fine
14 giugno 2021
Metodi di datazione
14C
autore
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Anno di pubblicazione
2022
Epoca
Età del Bronzo, Età del Ferro, Medioevo
Tipo di sito
abitato, funerario (cimitero), funerario (tomba)
Tipo di intervenzione
Scavo (Scavo di salvataggio)
Mobiliare archeologico
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ossa
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materiale botanico
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