CN 1333, 713 125/100 650. Altitudine 859 m. Tempi di ricerca: settembre 2000.
Intervento programmato (restauro della chiesa con rimozione del pavimento). Superficie dell'area visionata ca. 128 m². Edificio di culto.
Fase 1: Relativi a un primo edificio di culto sono stati ritrovati a sud e a ovest resti di una muratura costituita da sassi selezionati, disposti a corsi regolari, legati con una malta di tonalità bruno-verde-grigio, che dimostra di avere subito un incendio. A nord i resti murari sono stati letti unicamente in negativo. Il primitivo edificio di culto - di cui non si è potuta identificare la tipologia della terminazione ad est, vista la presenza di roccia emergente - aveva una navata dalle misure interne di m 6x4.80, caratterizzata da un pavimento cementizio in cocciopesto. Il pavimento di alta qualità conservava l'impronta del gradino, che delimitava l'area del coro. All'esterno della facciata principale si trovava l'area cimiteriale, con tombe delimitate e coperte da piode.
Per questa prima fase non abbiamo elementi datanti. Solo il confronto con altri edifici e l'analisi della tipologia muraria potranno permettere di ipotizzare in seguito l'epoca di costruzione, verosimilmente da riferire all'altomedioevo.
Fase 2: In una fase successiva viene aggiunto ad ovest della prima chiesa un portico, completamente aperto in facciata e con le misure interne di m 2.80x4.80. Sotto il portico rimane l'uso dell'area cimiteriale, destinata a bambini e neonati, mentre gli adulti vengono inumati all'esterno, lungo il lato nord.
Fase 3: Forse in epoca romanica o tardoromanica, la chiesa viene ampliata verso est, con l'aggiunta di un coro quadrato dalle dimensioni di m 2.50x4.00, i cui muri sono stati individuati in negativo, direttamente a contatto con la roccia. Legati a questa fase alcuni importanti elementi: in navata la fossa di fusione e la relativa impronta per la preparazione della forma della campana; sepolture privilegiate nel coro e nella navata. Queste ultime scavate nella terra o nella roccia vedono la testa del defunto protetta da una pioda, sostenuta lateralmente da due piode posate in verticale. L'area cimiteriale esterna è sempre in uso. Riferibile a questa fase l'erezione del campanile, slegato dalla chiesa e posto a sud, accanto al coro.
Fase 4: Nel Trecento, la primitiva facciata della chiesa viene demolita e il portico antistante è inglobato nella navata. La chiesa - mantenendo la larghezza di m 4.80 - arriva così a m 14.50 di lunghezza. Il pavimento viene rinnovato interamente. L'interno doveva essere affrescato, come dimostrano i dipinti del Trecento, conservati ancora nel settore sud-ovest del corpo aggiunto o ritrovati nella maceria del coro, demolito nella fase successiva. Sia all'interno che all'esterno continua l'uso dell'area cimiteriale.
Fase 5: Nel corso del Quattrocento la chiesa assume l'attuale planimetria, ad eccezione delle cappelle annesse in tempi successivi. La struttura trecentesca viene infatti ampliata verso est e verso nord, così da arrivare a raddoppiare la superficie dell'edificio di culto. L'interno - caratterizzato da un pavimento cementizio, da una volta a crociera nel coro e da un soffitto con travatura a vista in navata - aveva le pareti affrescate da Antonio da Tradate e dalla sua bottega. A questa fase sembra riferibile la cappella laterale posta a nord-ovest, ipotizzabile come battistero. Sempre a nord - ma questa volta nel settore orientale - è stata aggiunta in un secondo momento la sagrestia, esistente ancora oggi. Per quanto riguarda invece la parete meridionale, a metà navata, è stata creata un'apertura, forse in relazione con un primo portico laterale. Relativamente all'esterno, sul lato meridionale accanto al coro rimane il campanile. Le facciate est e ovest sono caratterizzate da archeggiature cieche, delimitate da mattoni. Una parte delle tombe del Quattrocento, sono scavate nella roccia e vedono la presenza di tavole in legno.
Fase 6: Entro il 1599 - come attestato dalla visita pastorale del vescovo Archinti - a nord viene aggiunta la cappella laterale, ancora esistente.
Fase 7: Tra 1640 e 1647 la chiesa viene innalzata, ricoperta con un soffitto voltato a botte e completata con contrafforti esterni dall'architetto Johannes Vallis Madiae. Cornicione e relative lesene vengono rivestite in stucco. Entro il 1670 viene aggiunta la cappella meridionale, mentre nel corso del Settecento viene creato il portico di quattro campate, e nel 1769 il campanile è innalzato e inglobato nella struttura muraria della chiesa.
Responsabile del cantiere: D. Calderara con la collaborazione di F. Ambrosini e R. Simona.
Datazione: archeologica.
Arosio TI, chiesa parrocchiale di San Michele
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Détail de la chronique
Commune
Alto Malcantone (Ancienne commune: Arosio)
Canton
TI
Lieu-dit
chiesa parrocchiale di San Michele
Coordonnées
E 2713125, N 1100650
Altitude
859 m
Numéro de site cantonal
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Numéro d'intervention cantonal
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Nouveau site
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Prélèvements
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Analyses
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Institution
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Date de la découverte
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Surface (m2)
128 m2
Date de début
septembre 2000
Date de fin
30 septembre 2000
Méthode de datation
archéologique
Auteur.e
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Année de publication
2001
Époques
Moyen Âge
Type de site
cultuel/religieux (édifice réligieux)
Type d'intervention
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Mobilier archéologique
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Os
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Matériel botanique
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